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Una tipica formazione della Dinamo durante la Grande Crisi.
In piedi da sin.: Higuita, Marmotta, Kutuzov, Foxi, Giobbi, Silvio, Zazza, Ste, Chiappa, Lobanovski (all.)
Accosciati da sin.: Misseri, Jonna, Maigro, Frenki, Drago, Tommi10, Ming-zi, Benji. |
L'Associazione Fobal Dinamo Garelli nasce nel lontano 2004, dalle ceneri della formazione parrocchiale di San Simpliciano. Nasce di fatto come Dinamo Spenta
(altre proposte erano: Dinamo Rotta, Dinamo Rubata, andava di moda il participio passato, ndr) ed inizia un'esaltante avventura nei campionati amatoriali cittadini, quelli dove le risse sono dietro l'angolo, a volte anche su calcio d'angolo. Oltre agli attuali Senatori, la Dinamo conta sulle gesta dello Sceicco Bianco Caglia, dell'uomo spogliatoio Albe, del menestrello Effe Punto, del tallonatore Vincent Maria Manuel Guarrella. E' da ricordare in questa stagione, la fantasmagorica staffetta Grassi-Pasini, antesignana di Mazzola e Rivera. La maglia è bianca con bande blu ai lati, la Dinamo raccoglie poche soddisfazioni, continui infortuni, soprattutto alla stella Pisella
(attualmente ha smesso col calcio giocato, la sua partita di addio è stata giocata in Marengo a porte chiuse, ndr), hanno impedito a Mister Rossi di intraprendere la giusta strada. Una formazione tipo dell'epoca, modulo 4-4-2: Antonioli; Grassi-Baldissara-Mazza-Guarrella; Dragoni T.-Cecconi-Rossi-Raschetti; Pataccini-Dragoni N. A disposizione: Cagliani, Sitia, Cecconi Fi, Albe, Piccoli, Contigiani, Pasini, Fumagalli, Musicco. Da non dimenticare sporadiche apparizioni di Chiesa, bomber nostrano, Piero e forse tanti altri. L'anno successivo 2005/2006 è quello del riscatto, innesti vincenti come Vitone e Ciccio Zampagna fanno sì che la squadra macini gioco vivace in avanti, ma il capocannoniere a fine stagione si rivelerà Pit sorprendentemente, in mediana arriva Marinetti a scombussolare con il gossip il già precario equilibrio in spogliatoio, mentre a metà stagione la difesa viene puntellata con l'inserimento in rosa di Mixi Lucini che apporta una carica di aggressività inaudita a tutto il reparto. L'annata finisce con un decoroso piazzamento a metà classifica, dato che fa decollare la squadra nelle graduatorie di Sportland per la prossima stagione. Da segnalare il primo gol ufficiale del futuro capitano Tommy Grassi su rigore. Il terzo anno (2006/2007) è in assoluto il migliore. La maglia è granata traslucido taglia M, una misura che va bene a Piccoli e pochi altri, una partenza a razzo con quattro vittorie di fila, poi una lieve flessione data anche dai numerosi infortuni e dal rientro di tre elementi dall'India, fa sì che la Dinamo si giochi il tutto per tutto ed arrivi ad un solo punto dalla zona play-off. La campagna acquisti estiva recluta Shazzad, la perla nera di Islamabad che promette almeno 20 gol, e soprattutto il pacchetto Viotti-Ale, che porta centimetri e rimesse laterali alla compagine di Coach Rossi. Da questa costola sorgeranno i Globuli Rossi mentre da
Cavallo Pazzo Tommi Fumash nasceranno i famigerati Pro Dezza, acerrimi rivali della Dinamo Spenta. L'anno dopo la squadra cambia nome in C.F. Dinamo
(Cazzo Figa Dinamo, ndr), viene definitivamente radiata da San Simpliciano, cosa che porta la squadra ad allenarsi a Buccinasco, e cambia pure maglia: giallo-verde con annesso sponsor familiare. La stagione 2007/2008 è tra le più infauste. Il tandem d'attacco è totalmente stravolto, Matti Volta fa coppia con Tony il croato, ventenne di due metri per due, la mediana soffre gli ultimi spezzoni di un Pisella sul viale del tramonto, la panchina viene allargata da Lore Contigiani, che si presta anche tra i pali, e Franci Rossi, insieme a Giangio ennesimo innesto del cromosoma Y, la difesa è orfana di uno Zazza fotocopia sbiadita del centrale visto anni prima. Da notare in panchina la famosa
Triade composta da Coach Rossi affiancato da Walter e Enzo, già allenatori ai tempi di San Simpliciano, e l'esordio in gara ufficiale di Oliviero Bomber Vero. La consolazione arriva dal battere la Pro Dezza all'ultimo secondo all'andata ma viene pareggiata con l'amara sconfitta del ritorno. Dopo questa annata, la Dinamo si prende un paio di anni di riflessione, tante partenze, tanti ritiri, chi per fisico dolente, chi per pallanuoto, chi per fumo, chi per lavoro, fanno sì che la Dinamo si alleni e basta a San Marco, nuova Milanello, con tante guest star ad allietare le serate in oratorio. L'anno del ritorno sui campi da gioco è il 2010/2011 quando la Dinamo, sotto il maggiorato nome di Dina Moric, si iscrive al campionato a sette per prepararsi al meglio per l'undici contro undici. I nuovi acquisti sono: Bengi Sitia direttamente dalla
cantera, Maigro Osti, nuovo cervello direttamente dal Politecnico, Ste Rosselli, attaccante di razza che non si sa ancora chi l'abbia portato, Tommi
Zlatan Di Ciommo e Paolino, non l'ultrà. Jonni Robba va tra i pali, la Dinamo stenta a carburare ma sgambetta come non mai anche a sette. Il campionato si chiude al penultimo o terzultimo posto, e la Dinamo è pronta per un esaltante torneo primaverile a 11. La maglia cambia ancora: blu con bande rosse e sponsor strehleriano. Nuovi elementi come Clod, Dani Anvar, Yuri, Nico e Filippata Sitia, il ritorno di Rappetti dopo sei anni, e tantissimi ospiti come Lukas in procinto di diventare padre, Kolosso dalla Romagna, non impediscono alla Dinamo di piazzarsi ultima con un punto. Il 2011/2012 si apre con un'inaspettato cambio in panchina: il giocatore-allenatore Foxi è rimpiazzato da Coach Sasà Stabile pronto ad inaugurare un'altra stagione alla Ferguson, piena di vittorie.