"Scendete in campo e sparpagliatevi" Vujadin Boskov

sabato, novembre 22

LE CARAMBOLATE PAGELLE DEL SABATO

Mixi prova il colpaccio, Frenki sfodera il papillon, K sornione fuma la pipa, Foxi per l'occasione indossa il gilet...
La Dinamo vola in trasferta in quel di Paderno, che oltre per aver dato i natali a Linus, Albertino e Ringo, è conosciuta per essere una base della Ndrangheta e per i campi difficili. Certo, in confronto al Carraro, questo era l'Old Trafford, ma nonostante le condizioni avverse al gioco veloce e tutto di prima della Dinamo, vittoria fu e senza troppo sacrificio. Tanta ampiezza però, ma veramente tanta. Palate di ampiezza rigà.

PADERNA DUGNAN - DINAMO CAPIENZA 1 - 4
(Marco, Foxi, Cri, Mixi)

Campos de Mixis 6,5: para una punnella dal limite tutto d'istinto, anzi tutto di stinco, e tiene sugli unici pericoli della partita. Esce per lanci accazzo e pucciare il golletto comodo comodo per le statistiche.
Ku Klux K Grassi 7: partita in marcatura degna di Ferri, assist al bacio dopo sgroppata degna di Varenne, dopo il cambio va subito sotto la doccia. Se ordini un acqua tonica al bar sbuca lui dal nulla e ti mette la fettina di limone. Chapeau.
Giobbitron 6,5: primo tempo di sudore per tamponare i due migliori degli avversari, poi sostituiti dalla loro logica killer del "giochiamo tutti", pazzi. Nel secondo tempo sta già pensando al tagliere di formaggi.
Foxi Rotoloni Seta 6,5: dice di giocare dietro ma si piazza davanti alla difesa, insomma dietro il centrocampo, vabbè lì ci siamo capiti. Trova la staffilata per una tranquillità durata un minuto, poi non spezza il fiato, è il fiato che lo spappola.
Frengo e stop 6,5: anche lui piazzato in mezzo a fare legna, o vangare terra non si capisce, gioca un primo accorto, entra tra i pali per andare a prendere la palla 217 volte perché non prendono quasi mai lo specchio. Delle sue brame.
Marco un Grappino 7: lo schema è questo: dalla difesa scagliare un pallone teso e a mezza altezza verso di lui che dopo due minuti per controllarla avanza di dieci/quindici metri tra calci e terra negli occhi fino all'area avversaria dove in qualche modo crea pericolo. 3 gol così. Tattica finissima.
Drago Ninetto 6,5: solito incassatore di pedate serali senza fare un plissè, si mangia la marcatura e quasi nel recupero viene abbattuto al limite: rigore. Lo batto io, dichiara. Risultato: vola in testa alla classifica della Semola 2015. E c'è l'expo, ocio lì.
Claudio forza dieci 6,5: in forse fino all'ultimo causa un acutizzarsi del ginocchio della lavandaia, regge la pressione e la baldanza nemica del secondo tempo, in pratica a momenti sfodera il mazzo di carte che nasconde nei parastinchi. Sul prossimo dischetto va lui a furor di popolo.
Nico Lopez 6,5: entra per far da sponda e c'ha le sue occasioni per arrotondare ma pensa bene di schiacciare talmente la palla di testa che esce sopra la traversa a tu per tu col purti che gli nega in serata il negabile.
Cri Cri 6,5: mezzala anarchica, cerca di arare tutta la fascia come fece Attila a suo tempo (terzino del Catanzaro emigrato a Paderno, NdR) segna un gol che è più di una rapina, è una tassa del governo Monti.

Vittoria pesante in trasferta su campo pesante, le esondazioni del Seveso previste per le 20.59 peraltro senza pioggia non sono arrivate, segno. La Dinamo incassa poco, gran gol, e piazza 4 pappine, pregevole fattura, divorandone altre, segno. Lasagna porri e ciuiga, segno.

segni, coglionazzo, segni... 
Menzione speciale e doverosa infine va al portiere avversario, personaggio degno dello spirito Dinamo, pagella a parte.

Pino 8: questo ottimo atleta rinchiuso nel corpo nerboruto di un bracciante lucano di un metro e cinquanta, berrettino vintage, esibisce più volte in serata la sua specialità, la parata di piede, che tiene a galla i suoi in più occasioni nel primo tempo. Ma è nel secondo che su puntata dal fondo a giro brasiliano di Cri sfodera la parata con scorpione ("e con scoreggia" urla il suo mister) sulla linea mandando in tripudio la nostra panchina e in vacca la loro, ricordando a tutti gli spettatori paganti un altro idolo incontrastato delle curve. Sul finire, ipnotizza con un rito voodoo Drago e sempre di piede neutralizza la sua semolata rotante, peraltro centrale, quindi più difficile. Se noi avevamo Campos, loro avevano Higuita. Assolutamente epico.

magari sotto il cappello sfoggiava i riccioli...

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