"Scendete in campo e sparpagliatevi" Vujadin Boskov

domenica, novembre 18

Le Digestive Pagelle della Domenica


Esordio amaro in casa Dinamo, il campo in perfette condizioni non ha permesso alla squadra di esprimere il suo gioco tutto rimbalzi farlocchi e stop mancati, infatti la squadra ha giocato bene, dominato la partita, ma il calcio è spietato, l'arbitro un quaqquaraqquà e la doccia tiepida. Peccato veramente, si intravedeva il primo punticino ma tutto da rifare. Non si erano mai sentiti così uniti comunque, come dice la pubblicità. E il tempo stava cambiando. In Via dei Missaglia 146.

DINAMO SGRASSAPAL - EPIDURALE 1 - 2

Gabber Giobber 6+: si è francamente rotto il cazzo di stare in porta e ha tutto l'appoggio della squadra che fa la gnorri quando c'è la chiama.
Capitan Futuro Prossimo 5,5: un minuto di buio pesto a macchiare una serata passata a reclamare palloni in scioltezza, peccato.
Umit Davala 5,5: il centrale iraniano non è nucleare come all'esordio, più che altro perchè sembra un campione di calcio saponato. Tacchetti subito.
Foksi Lobanoski 6: rischia poco perchè marca Bomber, ovvero un cinghiale di 48 anni con la maglia 8+1, fino a quando combina la frittata con Umid e perde le speranze.
Guglielminpietropaolovirdis 6,5: stavolta terzino di spinta non male, poi centrale di difesa, a fine serata si aspettava una festa a sorpresa con tanto di torta in spogliatoio. Niente.
Ming Hardy 7,5: dalla zolla stavolta non perdona e agguanta il pareggio, davanti alla difesa scava una fossa e ci mette i coccodrilli. Medievale come lo Ius Primae Noctis.
Gio Squillo di sirena 7: mette ordine e ramazza, le prende pure di testa, in orari serali stira le camice al quadrato di Indipendenza, prezzi bassi.
Emilio Sal Gary 6: poco incisivo in mediana viene naturalmente collocato sulla fascia come il 3, il tram che arriva a Gratosoglio.
MarcAntonio 6,5: le scarpette da calcetto indoor non gli impediscono di cimentarsi nel dribbling di terra, rara arte pagana caduta in disgrazia con la scoperta del sintetico. Buon acquisto per la Dinamo.
Dani Brown 6: il suo codice stavolta è craccato dalla difesa avversaria che lo disinnesca quasi sempre neanche fosse un trojan qualunque.
TomTom Android 6+: quando va via lo devono fermare con le cattive e lui crede di vendicarsi dando calci a caso a metà campo, sempre uno dei più pericolosi però.
Jonny Dip 6: l'inserimento, o penetrazione, è lavoro suo e lo fa bene, si beve un paio di occasioni come quando ordini una piccola al Frizzi. L'episodio incriminato lo vede azzoppato dal difensore che lo fa rotolare sul portiere che grida "Ahia" talmente forte che prima l'arbitro indica il dischetto (e l'espulsione?) poi fulminato si ricrede e gli fischia fallo. Altro che penetrazione.
Marco Polo 6: le sue esplorazioni in campi di nessuno gli fanno sempre fare i lavori più sporchi, manca il gol ma è maturo. Non il gol, lui.

Coach Stabile 8: presenta le maglie ed è già un tripudio, poi un pizzino con la formazione. Mancano solo le borracce e del Polase e poi siamo a posto. Però le maniche corte fanno bestemmiare i più anzianotti...

Animo gente che si vedono dei miglioramenti, almeno adesso qualche nome in più lo hai imparato e poi primo sacro inconfondibile fumè della stagione, solo per pochi nottambuli. Bravi noi a non innervosirci nonostante le strilla effemminate degli avversari su qualsiasi rimessa (ragazzi, mi raccomando le rimesse!!) o contrasto. Avanti così, la salvezza è a un passo. Di danza. E viva il Carraro gente, viva.

La Dinamo in azione in "Riso Amaro ma non c'è un cazzo da ridere", remake del celebre film

Nessun commento:

Posta un commento