ovvero
l'entusiasmante rincorsa all'ultimo posto della gloriosa Dinamo
ovvero
l'album stagionale delle figurine dei campioni
ovvero
come palpare il fondo
Causio, Zico, Virdis, o no? |
L'esaltante racconto della stagione attraverso i discutibili ritratti di tutti i tesserati che hanno contribuito, con il loro sacrificio, al tambureggiante campionato della Dinamo Garelli. Nessuno sconto, nessuna grazia, magari però ci scappa un condono. Avvertenza: non è possibile calcolare le presenze, al massimo i gol quelli sì ma fatevelo voi a casa, sulla media voto ci sarebbero pure da prendere in considerazione gli zeri incassati senza giustifica, quindi mi sa che ci si beccano pure i debiti e ci tocca palleggiare tutta l'estate, sempre a casa.
Ovviamente la lettura è consigliata con l'ascolto della canzone dinamo della stagione, proprio qui.
FORMAZIONE CON PIU' DI DIECI PRESENZE
FORMAZIONE CON PIU' DI DIECI PRESENZE
Fede Perry:
Purti
arriva in corsa e stoicamente si piazza tra i legni del Carraro avvolto in una schiumosa melma marrone con indosso scarpe da calcetto indoor. Capisce la solfa e quando può dà il suo contributo senza battere dal fondo e con uscite a farfalle. Si spera sempre che ci sia e a fine partita ci si chiede ma chi cazzo gliel'ha fatto fare. Coraggio.
Purti
arriva in corsa e stoicamente si piazza tra i legni del Carraro avvolto in una schiumosa melma marrone con indosso scarpe da calcetto indoor. Capisce la solfa e quando può dà il suo contributo senza battere dal fondo e con uscite a farfalle. Si spera sempre che ci sia e a fine partita ci si chiede ma chi cazzo gliel'ha fatto fare. Coraggio.
Detto: Perry, El Purti
sempre presente, sempre verde, nessun rosso per Mixi, viene anche sotto mentite spoglie pur di giocare, sacrificio. Poche punizioni ma quando capita calcia pure da metà campo, le sue scivolate a piedi uniti fanno sempre dichiarare agli avversari: oh, domani vado al lavoro. Se lo passa a prendere il capitano, una cortina di tensione a un minuto dal fischio iniziale è quello che tiene su l'asticella nello spogliatoio.
Detto: Ming, Minni, Mixxi, Rambo
Giobbi Giobbà:
Portiere/Centrale/Terzino/Cameriere
si prende la briga di amministrare e ha il suo bel da fare, epiche le distinte di seconda mano o scritte interamente a mano. Ha pure pucciato la marcatura ma hanno pensato di fischiargli fuorigioco e francamente l'arbitro doveva essere fucilato sulla pubblica piazza per tale affronto. Romba con la sua Marmoto, c'è da dire che le partite migliori le gioca tra i pali tra azzoppamenti e salvataggi miracolosi.
Detto: Roger passo e chiudo, Zeneise
Clod:
Uomo che corre su fascia incidentata
tra acciacchi, colpi della strega e reumatismi, si rivela uno dei più presenti anche in situazioni delicate, un po' come Lisoform diciamo. Ha un rapporto tutto personale col Carraro e i suoi diabolici rimbalzi. Verso fine campionato la squadra scopre che rende meglio in fascia e che non aveva mai fatto il terzino in vita sua. Spoiler.
Detto: Clodoaldo, Clodio l'imperatore, VanDamme
Chiappa (c):
Terzinaccio
quest'anno Key ha una parola per tutti: avversari, arbitri, compagni, magazzinieri, passanti. Gioca sul filo del rasoio il capitano, sempre sacrificio quello sì, ma dovrebbe incoraggiare la retroguardia invece di farla sprofondare nell'isterismo e nello sconforto. Memorabile espulsione di Marco che bestemmia per mandarlo a fanculo, liberandosi dopo 50 minuti di ansia totale.
Detto: Capitan Tsubasa, Fracassa, Harlock e tutti gli altri
Foxi
Battitore libero/vice-coach suo malgrado
si riprende il numero 6 dopo la stagione 97-98 e non è in onore di Lebron James, cerca di organizzare la difesa più penetrata e penetrabile del campionato ma il più delle volte se gira la testa ha gente dietro di lui di parecchi metri quindi insegue. Nessuna rete, nessun rigore, nessun autogol, praticamente attivo solo a cartellini. Come vice dà consigli dal sedicesimo modulo in poi, prima non voleva mettere becco.
Detto: Mulder, Brown, Fossil
Gulli
stantuffo o pistone
corre come un dannato Gulli a tal punto che deve frenarsi con le braccia. Per lui il fuorigioco è leggere un libro in Aramaico, viene spostato più avanti e salta come un grillo, ma comunque è uno di quelli che ne mette di più. Tranquillo, se ci proponessero uno scambio con Pirlo non lo accetteremmo.
Detto: Gullit, Gulliver, Guly
Frenky:
Jolly
Praticamente ricopre tutti i ruoli, da portiere (e para un rigore) ad attaccante, passando da terzino ad ala o mediana, forse dove si trova meglio, ma nessuno glielo ha mai chiesto d'altronde. Una pedina di questo valore è una manna per il mister che si sbizzarisce ogni giovedì, lui esegue e va dritto sull'uomo. Ci aveva abituato a qualche golletto ma quest'anno proprio non è cosa. Mitica espulsione, dice di tutto all'arbitro probabilmente gli predice anche il futuro.
Detto: lo Yankee, Simur, Fresone
Drago:
Ala non ala
comincia il torneo al solito andando dritto verso la bandierina, poi lo croccano di mazzate quelli della Fossa e si perde un po' d'animo. Verso fine inverno ritrova lo smalto migliore forse è il profumo dell'erba appena tagliata, infatti di erba non ce n'è mai neanche in fascia. Passano gli anni ma è quello che corre di più di tutti. E forse pure capocannoniere Dinamo, con tre gol, forse.
Detto: Dragostea, Drago Verde, Barone Volante
Johnni:
Mezzala di ripiego
c'è da dire che almeno non si rompe un cazzo e questa è una notizia, combatte come un tarantolato lì nel mezzo ma non riesce a trovare il guizzo vincente che tutti si aspettavano. Viene a fare anche il terzino pur di rifilare calcioni ma non si becca neanche un rosso, un bravo ragazzo insomma. Salta solo se c'è il bue grasso, allora sì.
Detto: Johnni Mnemonic, Bravo, Rotten, Cash e tutti gli altri
Magro:
Regista in apnea
la leggenda vuole che Magro giochi solo sul sintetico, come al sabato sera, ma verso la fine smentisce esibendosi anche sul fango. Quando è in pompetta la squadra macina tipo MulinoBianco, quando è in serata no preferisce gozzovigliare in panchina in dimensione bar sport. Il suo marchio di fabbrica è la mozzarella da metà campo che quasi gli fa vincere la Semola d'oro. Il suo phon è oggetto da collezione.
Detto: Mai con Magro, Varallo Revenge, Roscio
Dani:
Da qualche parte là davanti
tocchi sotto e zig zag, Dani è incontrastato bomber fino a Marzo grazie alla doppietta con stiramento che l'ha tenuto fermo qualche partita. Di solito viene anche con la febbre e non disdegna un morettone in panchina da sorseggiare giusto prima che il Mister gli dica: coso, entri tu.
Detto: Daniel San, Danielito
Emi:
Mattatore
inizia terzino col numero 9 e porta con sè mezza nuova squadra, poi lo si vede piazzare la zampata nella prima vittoria e allora ci prende gusto a giocare davanti dove però i palloni sono come i Dodò vent'anni fa, estinti. Tra una partitina a ruzzle e un'altra è sempre pronto ad entrare in campo a cambiare il corso della storia. Sensazionali diatribe dialettiche col mister, in pratica si mandano calorosamente a cagare molto spesso.
Detto: e.m.i., Eminem
Ligi:
bomber toscano d.o.c.
parte panzer ma capisce che se vuole toccare qualcosa con i piedi è meglio retrocedere e allora sta in mediana, fosse finito in estate lo avremmo trovato centrale di difesa. C'è quasi sempre a meno che non sia nella sua terra natìa, soffre di saudade. Gol da metà campo a scongiurare la Semola.
Detto: Bastogne, Al Dovere, Toscano (sigaro)
Robbo
centrocampista metodista buddista
prima partita un gol. L'unico. Ebbene sì Signore e Signori, è lui il vincitore della Semola D'oro 2013, ambitissimo premio internazionale giunto alla sua seconda edizione. Se non è nel biellese, viene a sporcarsi la faccia col fango, ma l'ossigeno di solito finisce verso i primi venti minuti anche senza cambi. La sigaretta elettrica in via dei Missaglia è giù un cult.
Detto: Robicop, Robbi Nud
Marco:
fantasista
scuola Ausonia, classe cristallina, parte bene per poi affossarsi nella palude dinamo anche con quel suo tocco di suola che gli appioppa il soprannome Suola per tutto l'anno. Sprazzi di bel gioco e qualche idea che però sembrano lampi da accendino scarico. Saranno le sigarette. Bestemmione con espulsione ma è uno dei più presenti.
Detto: Suola
ACQUISTI DI GENNAIO O COMUNQUE SOTTO LE DIECI PRESENZE
Giò:
Centromediano
pareva l'anno del rilancio e invece gioca una manciata di partite, pure lui con rosso diretto da bestemmione in campo. Poi a gennaio scopre che Darth Vader è il padre di Luke Skywalker e non se la sente di venire più.
Detto: Acero, Nanni, Mujaeddin
Nico
Mezzapunta/Centrale di difesa/Cuoco
altro generoso prestito della famiglia Sitia alla Dinamo, Nico si presenta in tenuta anni settanta per dare un tocco vintage all'ambiente ma la cosa non lo agevola più di tanto. Buona media comunque, quando viene o vinciamo o ne pigliamo otto.
Detto: Nick the quick
Omid
Cacciatore di elefanti
questo nobile corazziere iraniano viene a rinforzare la rosa in ogni reparto, gentile nei modi e delicato con la palla, delizioso il suo gol nel sette in una clamorosa sconfitta. E' l'unico che ha il coraggio di dire al mister che non capisce un cazzo di quello che dice, e non era un problema di lingua.
Detto: Ali Daei, Prince of Persia
Cristian:
Pugile categoria medi
viene poco Cristian purtroppo, quando viene sono botte da orbi e spallate per tutti ma lascia per impegni in palestra o per qualche rissa e noi non lo sappiamo.
Lascia il suo tesserino che solo l'arbitro Ambrogio può confondere con quello di un altro ,ma è sempre prezioso.
Detto: Zanna Gialla
Gianca:
puntero
lo troviamo sul finire e porta bene perchè alla sua prima presenza la dinamo vince. Poi viene una seconda volta e ne pigliamo otto. Però si sbatte e pare correre. Pare.
Detto: Gianca
Tommi Ciommi:
artista del pallone
viene chiamato di corsa Ciommi e lui risponde alla chiamata con sacrificio e impegno. Ma non ha i pantaloncini, allora ecco la trovata di marketing: fargli indossare dei pantaloncini taglia xs così da mettere in evidenza glutei, cosce e pacco. E' forse per questo che uno degli avvesrari dichiara: è proprio uguale a Belen.
Detto: Dic, Zlatan
Pablo
attaccante latin king
prima partita e prima pigna ad un malcapitato. Poi finezze, dribbling e gol in pallonetto. Poi a gennaio scopre di essere lui Luke Skywalker e c'ha di meglio da fare che venire al Carraro tipo salvare le galassie e così via.
detto: Dinho, Pablito
METEORE DA UNA O DUE PRESENZE
Rappi:
Esterni
all'improvviso si fa vivo rappetti nelle mail e dichiara di venire a giocare e in effetti viene e gioca, una, al massimo due partite, e poi all'improvviso scompare, forse l'inverno, forse le piogge, forse il carraro, forse ma comunque all'improvviso.
O forse avevamo sbagliato mail.
Detto: Riski Raski
Ruoppolo
Enigma della sfinge
veste calzettoni del calvairate e gioca un paio di partite, forse si prende pure la maglia, e poi sparisce, mortificato dal ruolo o dalla tenuta fisica. Il suo tesserino è uno dei più gettonati nello schieramento Dinamo Fantasma.
Detto: Ruotolo
Ste
Panzer
più che una meteora, sul campo del calvairate si abbatte un meteorite di nome Ste. Direttamente dalla Danimarca sputa fuori tutto il marcio che ci vorrebbe una miniera di Kryptonite per fermarlo. Una partita, due gol un assist e vittoria. Ste, e basta con l'erasmus ti aspettiamo.
Detto: Renegade
DESAPARECIDOS DA ZERO PRESENZE
Puppo
Promessa eterna
il gioiello della Masia non si fa mai vivo, preso tra cineprese e coriandoli, fustoni e stilografiche, ci sarebbe servita un po' di folle lucidità nel mezzo e corsa da anni 90 coem i suoi natali. Peccato, speriamo in prossimamente.
Detto: Puppogol puppogol puppogol
Dani Alves:
fluidificante anticalcare
dicono un infortunio oppure una rissa in Giambellino, debiti di gioco in Barona, uno sgarro alla Ligera, fatto stà che non si fa mai vivo se non per mail e nel frattempo le voci corrono come correva lui sulla fascia. Sigh, l'uomo spogliatoio quest'anno serviva eccome.
Detto: Anas società autostrade
Zazza
vecchia gloria
lui passa la stagione a dire forse vengo, forse stavolta ce la faccio, forse no, ma alla fine non riesce mai a calcare il magico terreno, chissà se appenderà gli scarpini al chiodo o se appende al muro uno dei simpatici gaglioffi che cerca di educare a Milanello.
Detto: Zaga, Zaziki,
Cacciapaglia
infortunato
il giorno dopo aver firmato un quadriennale da svariati milioni di pesos con la Dinamo, si rompe tutti i legamenti conosciuti dalla scienza umana e smette per sempre di giocare, così almeno dicono perchè nessuno di noi lo ha mai visto nè conosciuto. Quindi: buona guarigione e un posto per te c'è sempre.
il MISTER
Sasà
Head Coach
cerca di battere il record di 68 moduli dell'anno scorso e ci riesce a febbraio, dilapida un patrimonio in magliette e borracce, e sfodera le sue migliori prestazioni in campo. A gioco e risultati, meglio con lui dentro piuttosto che in panca. Indimenticabile un suo discorso a fine primo tempo per caricare la squadra sul pareggio: "questi non sono così forti come pensate di essere". E poi tracollo.
Detto: Bulldozer
Ci si scusa in anticipo per eventuali dimenticanze, verranno fatte delle opportune correzioni. Ora la Dinamo ha giusto tre mesi per capire cosa cazzo fare perchè si è già capito che un torneo estivo non era nelle corde.
Ecco infine l'albo d'oro della Semola d'Oro:
2011-2012..........Clod
2012-2013..........Robbo
Questo è tutto, ci si rivede a Settembre. Un ultimo saluto.
Giobbi Giobbà:
Portiere/Centrale/Terzino/Cameriere
si prende la briga di amministrare e ha il suo bel da fare, epiche le distinte di seconda mano o scritte interamente a mano. Ha pure pucciato la marcatura ma hanno pensato di fischiargli fuorigioco e francamente l'arbitro doveva essere fucilato sulla pubblica piazza per tale affronto. Romba con la sua Marmoto, c'è da dire che le partite migliori le gioca tra i pali tra azzoppamenti e salvataggi miracolosi.
Detto: Roger passo e chiudo, Zeneise
Clod:
Uomo che corre su fascia incidentata
tra acciacchi, colpi della strega e reumatismi, si rivela uno dei più presenti anche in situazioni delicate, un po' come Lisoform diciamo. Ha un rapporto tutto personale col Carraro e i suoi diabolici rimbalzi. Verso fine campionato la squadra scopre che rende meglio in fascia e che non aveva mai fatto il terzino in vita sua. Spoiler.
Detto: Clodoaldo, Clodio l'imperatore, VanDamme
Chiappa (c):
Terzinaccio
quest'anno Key ha una parola per tutti: avversari, arbitri, compagni, magazzinieri, passanti. Gioca sul filo del rasoio il capitano, sempre sacrificio quello sì, ma dovrebbe incoraggiare la retroguardia invece di farla sprofondare nell'isterismo e nello sconforto. Memorabile espulsione di Marco che bestemmia per mandarlo a fanculo, liberandosi dopo 50 minuti di ansia totale.
Detto: Capitan Tsubasa, Fracassa, Harlock e tutti gli altri
Foxi
Battitore libero/vice-coach suo malgrado
si riprende il numero 6 dopo la stagione 97-98 e non è in onore di Lebron James, cerca di organizzare la difesa più penetrata e penetrabile del campionato ma il più delle volte se gira la testa ha gente dietro di lui di parecchi metri quindi insegue. Nessuna rete, nessun rigore, nessun autogol, praticamente attivo solo a cartellini. Come vice dà consigli dal sedicesimo modulo in poi, prima non voleva mettere becco.
Detto: Mulder, Brown, Fossil
Gulli
stantuffo o pistone
corre come un dannato Gulli a tal punto che deve frenarsi con le braccia. Per lui il fuorigioco è leggere un libro in Aramaico, viene spostato più avanti e salta come un grillo, ma comunque è uno di quelli che ne mette di più. Tranquillo, se ci proponessero uno scambio con Pirlo non lo accetteremmo.
Detto: Gullit, Gulliver, Guly
Frenky:
Jolly
Praticamente ricopre tutti i ruoli, da portiere (e para un rigore) ad attaccante, passando da terzino ad ala o mediana, forse dove si trova meglio, ma nessuno glielo ha mai chiesto d'altronde. Una pedina di questo valore è una manna per il mister che si sbizzarisce ogni giovedì, lui esegue e va dritto sull'uomo. Ci aveva abituato a qualche golletto ma quest'anno proprio non è cosa. Mitica espulsione, dice di tutto all'arbitro probabilmente gli predice anche il futuro.
Detto: lo Yankee, Simur, Fresone
Drago:
Ala non ala
comincia il torneo al solito andando dritto verso la bandierina, poi lo croccano di mazzate quelli della Fossa e si perde un po' d'animo. Verso fine inverno ritrova lo smalto migliore forse è il profumo dell'erba appena tagliata, infatti di erba non ce n'è mai neanche in fascia. Passano gli anni ma è quello che corre di più di tutti. E forse pure capocannoniere Dinamo, con tre gol, forse.
Detto: Dragostea, Drago Verde, Barone Volante
Johnni:
Mezzala di ripiego
c'è da dire che almeno non si rompe un cazzo e questa è una notizia, combatte come un tarantolato lì nel mezzo ma non riesce a trovare il guizzo vincente che tutti si aspettavano. Viene a fare anche il terzino pur di rifilare calcioni ma non si becca neanche un rosso, un bravo ragazzo insomma. Salta solo se c'è il bue grasso, allora sì.
Detto: Johnni Mnemonic, Bravo, Rotten, Cash e tutti gli altri
Magro:
Regista in apnea
la leggenda vuole che Magro giochi solo sul sintetico, come al sabato sera, ma verso la fine smentisce esibendosi anche sul fango. Quando è in pompetta la squadra macina tipo MulinoBianco, quando è in serata no preferisce gozzovigliare in panchina in dimensione bar sport. Il suo marchio di fabbrica è la mozzarella da metà campo che quasi gli fa vincere la Semola d'oro. Il suo phon è oggetto da collezione.
Detto: Mai con Magro, Varallo Revenge, Roscio
Dani:
Da qualche parte là davanti
tocchi sotto e zig zag, Dani è incontrastato bomber fino a Marzo grazie alla doppietta con stiramento che l'ha tenuto fermo qualche partita. Di solito viene anche con la febbre e non disdegna un morettone in panchina da sorseggiare giusto prima che il Mister gli dica: coso, entri tu.
Detto: Daniel San, Danielito
Emi:
Mattatore
inizia terzino col numero 9 e porta con sè mezza nuova squadra, poi lo si vede piazzare la zampata nella prima vittoria e allora ci prende gusto a giocare davanti dove però i palloni sono come i Dodò vent'anni fa, estinti. Tra una partitina a ruzzle e un'altra è sempre pronto ad entrare in campo a cambiare il corso della storia. Sensazionali diatribe dialettiche col mister, in pratica si mandano calorosamente a cagare molto spesso.
Detto: e.m.i., Eminem
Ligi:
bomber toscano d.o.c.
parte panzer ma capisce che se vuole toccare qualcosa con i piedi è meglio retrocedere e allora sta in mediana, fosse finito in estate lo avremmo trovato centrale di difesa. C'è quasi sempre a meno che non sia nella sua terra natìa, soffre di saudade. Gol da metà campo a scongiurare la Semola.
Detto: Bastogne, Al Dovere, Toscano (sigaro)
Robbo
centrocampista metodista buddista
prima partita un gol. L'unico. Ebbene sì Signore e Signori, è lui il vincitore della Semola D'oro 2013, ambitissimo premio internazionale giunto alla sua seconda edizione. Se non è nel biellese, viene a sporcarsi la faccia col fango, ma l'ossigeno di solito finisce verso i primi venti minuti anche senza cambi. La sigaretta elettrica in via dei Missaglia è giù un cult.
Detto: Robicop, Robbi Nud
Marco:
fantasista
scuola Ausonia, classe cristallina, parte bene per poi affossarsi nella palude dinamo anche con quel suo tocco di suola che gli appioppa il soprannome Suola per tutto l'anno. Sprazzi di bel gioco e qualche idea che però sembrano lampi da accendino scarico. Saranno le sigarette. Bestemmione con espulsione ma è uno dei più presenti.
Detto: Suola
ACQUISTI DI GENNAIO O COMUNQUE SOTTO LE DIECI PRESENZE
Giò:
Centromediano
pareva l'anno del rilancio e invece gioca una manciata di partite, pure lui con rosso diretto da bestemmione in campo. Poi a gennaio scopre che Darth Vader è il padre di Luke Skywalker e non se la sente di venire più.
Detto: Acero, Nanni, Mujaeddin
Nico
Mezzapunta/Centrale di difesa/Cuoco
altro generoso prestito della famiglia Sitia alla Dinamo, Nico si presenta in tenuta anni settanta per dare un tocco vintage all'ambiente ma la cosa non lo agevola più di tanto. Buona media comunque, quando viene o vinciamo o ne pigliamo otto.
Detto: Nick the quick
Omid
Cacciatore di elefanti
questo nobile corazziere iraniano viene a rinforzare la rosa in ogni reparto, gentile nei modi e delicato con la palla, delizioso il suo gol nel sette in una clamorosa sconfitta. E' l'unico che ha il coraggio di dire al mister che non capisce un cazzo di quello che dice, e non era un problema di lingua.
Detto: Ali Daei, Prince of Persia
Cristian:
Pugile categoria medi
viene poco Cristian purtroppo, quando viene sono botte da orbi e spallate per tutti ma lascia per impegni in palestra o per qualche rissa e noi non lo sappiamo.
Lascia il suo tesserino che solo l'arbitro Ambrogio può confondere con quello di un altro ,ma è sempre prezioso.
Detto: Zanna Gialla
Gianca:
puntero
lo troviamo sul finire e porta bene perchè alla sua prima presenza la dinamo vince. Poi viene una seconda volta e ne pigliamo otto. Però si sbatte e pare correre. Pare.
Detto: Gianca
Tommi Ciommi:
artista del pallone
viene chiamato di corsa Ciommi e lui risponde alla chiamata con sacrificio e impegno. Ma non ha i pantaloncini, allora ecco la trovata di marketing: fargli indossare dei pantaloncini taglia xs così da mettere in evidenza glutei, cosce e pacco. E' forse per questo che uno degli avvesrari dichiara: è proprio uguale a Belen.
Detto: Dic, Zlatan
Pablo
attaccante latin king
prima partita e prima pigna ad un malcapitato. Poi finezze, dribbling e gol in pallonetto. Poi a gennaio scopre di essere lui Luke Skywalker e c'ha di meglio da fare che venire al Carraro tipo salvare le galassie e così via.
detto: Dinho, Pablito
METEORE DA UNA O DUE PRESENZE
Rappi:
Esterni
all'improvviso si fa vivo rappetti nelle mail e dichiara di venire a giocare e in effetti viene e gioca, una, al massimo due partite, e poi all'improvviso scompare, forse l'inverno, forse le piogge, forse il carraro, forse ma comunque all'improvviso.
O forse avevamo sbagliato mail.
Detto: Riski Raski
Ruoppolo
Enigma della sfinge
veste calzettoni del calvairate e gioca un paio di partite, forse si prende pure la maglia, e poi sparisce, mortificato dal ruolo o dalla tenuta fisica. Il suo tesserino è uno dei più gettonati nello schieramento Dinamo Fantasma.
Detto: Ruotolo
Ste
Panzer
più che una meteora, sul campo del calvairate si abbatte un meteorite di nome Ste. Direttamente dalla Danimarca sputa fuori tutto il marcio che ci vorrebbe una miniera di Kryptonite per fermarlo. Una partita, due gol un assist e vittoria. Ste, e basta con l'erasmus ti aspettiamo.
Detto: Renegade
DESAPARECIDOS DA ZERO PRESENZE
Puppo
Promessa eterna
il gioiello della Masia non si fa mai vivo, preso tra cineprese e coriandoli, fustoni e stilografiche, ci sarebbe servita un po' di folle lucidità nel mezzo e corsa da anni 90 coem i suoi natali. Peccato, speriamo in prossimamente.
Detto: Puppogol puppogol puppogol
Dani Alves:
fluidificante anticalcare
dicono un infortunio oppure una rissa in Giambellino, debiti di gioco in Barona, uno sgarro alla Ligera, fatto stà che non si fa mai vivo se non per mail e nel frattempo le voci corrono come correva lui sulla fascia. Sigh, l'uomo spogliatoio quest'anno serviva eccome.
Detto: Anas società autostrade
Zazza
vecchia gloria
lui passa la stagione a dire forse vengo, forse stavolta ce la faccio, forse no, ma alla fine non riesce mai a calcare il magico terreno, chissà se appenderà gli scarpini al chiodo o se appende al muro uno dei simpatici gaglioffi che cerca di educare a Milanello.
Detto: Zaga, Zaziki,
Cacciapaglia
infortunato
il giorno dopo aver firmato un quadriennale da svariati milioni di pesos con la Dinamo, si rompe tutti i legamenti conosciuti dalla scienza umana e smette per sempre di giocare, così almeno dicono perchè nessuno di noi lo ha mai visto nè conosciuto. Quindi: buona guarigione e un posto per te c'è sempre.
il MISTER
Sasà
Head Coach
cerca di battere il record di 68 moduli dell'anno scorso e ci riesce a febbraio, dilapida un patrimonio in magliette e borracce, e sfodera le sue migliori prestazioni in campo. A gioco e risultati, meglio con lui dentro piuttosto che in panca. Indimenticabile un suo discorso a fine primo tempo per caricare la squadra sul pareggio: "questi non sono così forti come pensate di essere". E poi tracollo.
Detto: Bulldozer
Ci si scusa in anticipo per eventuali dimenticanze, verranno fatte delle opportune correzioni. Ora la Dinamo ha giusto tre mesi per capire cosa cazzo fare perchè si è già capito che un torneo estivo non era nelle corde.
Ecco infine l'albo d'oro della Semola d'Oro:
2011-2012..........Clod
2012-2013..........Robbo
Questo è tutto, ci si rivede a Settembre. Un ultimo saluto.